mercoledì, marzo 29, 2006


Fuori piove e le mie viscere chiedono acqua per spegnere la sete.
Da lontano si ascolta Leonard Cohen urlando Loves call you by your name.
Sulla tavola ci sono troppe cose.
Non voglio parlare con nessuno, non voglio essere disturbata oggi. Rimanerò qua di nascosto finchè finisca questo momento oppure finchè il mio cadavere sia scoperto.
Meritava la pena, tutto, specialmente la tranquillità, il tempo di centrarsi nel presente senza ossesionarsi con il futuro. Forse non c'è futuro, di sicuro non obbedisce ad un certo piano.
A volte sembra che le cose non possono andare meglio. Altre volte potrei assicurare che non possono andare peggio. Ma sempre è falso.

Sí, corteime o flequillo outra vez...